Area FISICA:
- Informazioni Generali:
Dipartimento |
Fisica e Geologia |
Titolo del corso |
La fisica dei nano e bio-materiali: tecnologie per il futuro |
Referente del corso e contatti |
Dott. Giacomo Clementi, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., +393756843905 |
Breve descrizione del corso |
Promuovere l'interesse degli studenti verso la fisica dei nano-materiali e bio-materiali per applicazioni nel campo delle nano-tecnologie. Obiettivi: (i) fornire agli studenti una comprensione di base dei principi fisici coinvolti; (ii) incoraggiare gli studenti a sviluppare competenze e conoscenze necessarie per avere successo in questi campi; (iii) consentire agli studenti di sperimentare questi principi in prima persona. |
Metodo[1] |
Lezioni |
Sede[2] |
Presso la scuola, o a distanza |
Forma di erogazione[3] |
Curriculare |
Periodo[4] |
Ottobre 2023 – Giugno 2024 |
Destinatari[5] |
III, IV e V |
- Programma
moduli |
contenuto |
Docente/i |
Ore |
note[6] |
1 |
Uno sguardo al futuro. Com’era, com’è, e come sarà la ricerca nel Dipartimento di Fisica e Geologia di UniPg |
Alessio Stollo; Marco Madami |
2.5 |
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2 |
La fisica delle micro e nano-energie L'applicazione dei principi fisici dell'energia (solare, termica, cinetica) per la creazione di nano-dispositivi e sensori più efficienti ed intelligenti. |
Giacomo Clementi; Francesco Cottone |
2.5 |
In presenza o a distanza |
3 |
Nanomagnetismo e Spintronica |
Raffaele Silvani; Marco Madami |
2.5 |
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4 |
La fisica delle deformazioni dei corpi Introduzione allo studio delle proprietà di flusso e deformazione dei materiali sotto sforzo e sua importanza per applicazioni nella fisica dei nano-materiali, nelle bio-tecnologie e nel settore industriale. |
Francesco Bonacci; Maurizio Mattarelli |
2.5 |
In presenza o a distanza |
5 |
Radiazioni e Vita: dall'interazione con la materia biologica ai rivelatori di ultima generazione Esplorazione dell'affascinante mondo delle radiazioni e del loro impatto sulla materia biologica. Introduzione ai rivelatori di radiazione di ultima generazione e alle loro applicazioni rivoluzionarie in fisica medica. Breve panoramica su come le nano-tecnologie stanno aprendo nuove frontiere nella diagnosi e nel trattamento medico. |
Keida Kanxheri |
2.5 |
|
6 |
La fisica delle biomolecole Introduzione alle proprietà chimico-fisiche del DNA e di alcune proteine rilevanti per il nostro organismo. Principi di diffrazione di raggi X dai cristalli con esempi e applicazioni nel caso di biomolecole. |
Francesca Ripanti; Valeria Libera; Alessandro Paciaroni |
2.5 |
|
Totale ore |
15 |
- Obiettivi del corso in termini di peso %[7]
a) conoscere il contesto della formazione superiore e del suo valore in una società della conoscenza, informarsi sulle diverse proposte formative quali opportunità per la crescita personale e la realizzazione di società sostenibili e inclusive; |
25% |
b) fare esperienza di didattica disciplinare attiva, partecipativa e laboratoriale, orientata dalla metodologia di apprendimento del metodo scientifico; |
25% |
c) autovalutare, verificare e consolidare le proprie conoscenze per ridurre il divario tra quelle possedute e quelle richieste per il percorso di studio di interesse; |
25% |
d) consolidare competenze riflessive e trasversali per la costruzione del progetto di sviluppo formativo e professionale. |
25% |
Totale |
100% |
[1] Esempio: Lezioni tipo, laboratori, testimonianze, studio di casi, gruppi di lavoro
[2] Esempio: presso la scuola, presso Unipg, presso la scuola ad eccezione dei laboratori
[3] Curricolare (orario scolastico) / extra -curricolare (pomeriggio)
[4] Indicare se il corso può essere erogato solo in un determinato periodo (solo aprile /dal 15 al 30 maggio)
[5] Specificare se il corso si rivolge a degli studenti in particolare (esempio solo classi IV e V o solo III)
[6] Specificare nelle note se il modulo si svolgerà a distanza
[7] Gli obiettivi possono essere valorizzati tutti o solo alcuni, la somma dei pesi % attribuiti a ciascun obiettivo deve essere 100%.
- Informazioni Generali:
Dipartimento |
Fisica e Geologia |
Titolo del corso |
Stelle, Galassie ed Universo |
Referente del corso e contatti |
Prof. Stefano Germani e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. tel: 0755855934. |
Breve descrizione del corso |
Il corso ha lo scopo di fornire un quadro generale delle attuali conoscenze sulle principali componenti dell’Universo. |
Metodo[1] |
Lezioni |
Sede[2] |
Presso Unipg |
Forma di erogazione[3] |
Curricolare/Extra-Curriculare |
Periodo[4] |
20 Aprile 2024 – 25 Maggio 2024 |
Destinatari[5] |
III, IV e V anno |
- Programma
moduli |
contenuto |
Docente/i |
Ore |
note[6] |
1 |
Il Sistema Solare Lezione preceduta da una breve presentazoine del Corso di Fisica |
Sara Palmerini / Stefano Germani |
2.5 |
Presenza/ Online |
2 |
Le Stelle e la loro evoluzione |
Sara Palmerini |
2.5 |
Presenza |
3 |
Le Galassie |
Gino Tosti |
2.5 |
Presenza |
4 |
La struttura a Larga Scala dell’Universo |
Gino Tosti |
2.5 |
Presenza |
5 |
L’Universo ad alta energia |
Stefano Germani |
2.5 |
Presenza |
6 |
Altre componenti dell’universo: Campi magnetici, raggi cosmici ecc. |
Maura Graziani |
2.5 |
Presenza |
Totale ore |
15 |
- Obiettivi del corso in termini di peso %[7]
a) conoscere il contesto della formazione superiore e del suo valore in una società della conoscenza, informarsi sulle diverse proposte formative quali opportunità per la crescita personale e la realizzazione di società sostenibili e inclusive; |
30% |
b) fare esperienza di didattica disciplinare attiva, partecipativa e laboratoriale, orientata dalla metodologia di apprendimento del metodo scientifico; |
30% |
c) autovalutare, verificare e consolidare le proprie conoscenze per ridurre il divario tra quelle possedute e quelle richieste per il percorso di studio di interesse; |
20% |
d) consolidare competenze riflessive e trasversali per la costruzione del progetto di sviluppo formativo e professionale. |
20% |
Totale |
100% |
[1] Esempio: Lezioni tipo, laboratori, testimonianze, studio di casi, gruppi di lavoro
[2] Esempio: presso la scuola, presso Unipg, presso la scuola ad eccezione dei laboratori
[3] Curricolare (orario scolastico) / extra -curricolare (pomeriggio)
[4] Indicare se il corso può essere erogato solo in un determinato periodo (solo aprile /dal 15 al 30 maggio)
[5] Specificare se il corso si rivolge a degli studenti in particolare (esempio solo classi IV e V o solo III)
[6] Specificare nelle note se il modulo si svolgerà a distanza
[7] Gli obiettivi possono essere valorizzati tutti o solo alcuni, la somma dei pesi % attribuiti a ciascun obiettivo deve essere 100%.
- Informazioni Generali:
Dipartimento |
Fisica e Geologia |
Titolo del corso |
Studiare l’Universo attraverso l’infinitamente piccolo |
Referente del corso e contatti |
Prof. Maura Graziani e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. tel 0755852722 |
Breve descrizione del corso |
Il corso ha lo scopo di introdurre i ragazzi alla fisica delle astroparticelle e a misteri ancora irrisolti del nostro Universo. |
Metodo[1] |
Lezioni |
Sede[2] |
Presso Unipg |
Forma di erogazione[3] |
Curricolare/Extra-Curriculare |
Periodo[4] |
Febbraio 2023 – Maggio 2023 |
Destinatari[5] |
III, IV e V anno |
- Programma
moduli |
contenuto |
Docente/i |
Ore |
note[6] |
1 |
Di che cosa è fatta la materia? (Lezione preceduta da una breve presentazione del Corso di Fisica) Attraverso un excursus storico, partiremo dall’atomo di Democrito per arrivare all’attuale modello standard della fisica delle particelle spiegandone le principale caratteristiche. Vedremo inoltre fondamenti dell’interazione particella-materia per capire come funzionano i rivelatori di particelle. |
Maura Graziani |
2.5 |
Presenza/online |
2 |
Antimateria e materia oscura Verranno affrontati due dei più grandi misteri attuali della fisica: di che cosa è fatta la materia oscura? Che fine ha fatto l’antimateria di origine primordiale? Scopriremo come i fisici cercano sia teoricamente che sperimentalmente di rispondere a queste domande. |
Nicola Tomassetti |
2.5 |
|
3 |
Raggi cosmici Di origine galattica ed extragalattica, i raggi cosmici colpisco continuamente l’atmosfera terrestre e raggiungono la superficie della terra. Vedremo come possiamo avere informazioni sul nostro universo attraverso il loro studio e come funziona un rivelatore per raggi cosmici nello spazio. |
Maura Graziani |
2.5 |
|
4 |
Fotoni e neutrini I fotoni e i neutrini rappresentano la parte neutra (ovvero priva di carica) dei raggi cosmici. Spiegheremo come il loro studio porti informazioni molto importanti su alcune delle questioni fondamentali ed ancora aperte della fisica moderna, quali la produzione, accelerazione e trasporto dei raggi cosmici, la materia in stati estremi di alta densità e campi elettromagnetici, la natura della materia oscura, l’opacità dell’Universo e gli effetti sulla propagazione cosmologica della luce. |
Stefano Germani |
2.5 |
|
5 |
Onde Gravitazionali Predette dalla teoria della Relatività Generale di Albert Einstein nel 1915, le onde gravitazionali sono state osservate per la prima volta il 14 settembre 2015 dalle collaborazioni scientifiche di LIGO e VIRGO. Vedremo come è stato possibile effettuare questa importante misura e come le onde gravitazionali portino informazioni sulle loro violente origini e sulla natura della gravità, informazioni che non possono essere ottenute in altro modo. |
Mateusz Bawaj / Maria Lisa Brozzetti |
2.5 |
|
6 |
Astronomia multimessagera L’astronomia multimessaggera è una nuova via di esplorazione dell’Universo che combina osservazioni ottenute da diversi “messaggeri” cosmici: radiazione elettromagnetica, neutrini, raggi cosmici, onde gravitazionali. La sua nascita è stata annunciata ufficialmente il 16 ottobre 2017 quando la fusione di due stelle di neutroni è stata osservata sia tramite onde gravitazionali che fotoni. Scopriremo quali sono le prospettive future di questa nuovissima branca della fisica. |
Mateusz Bawaj |
2.5 |
|
Totale ore |
15 |
- Obiettivi del corso in termini di peso %[7]
a) conoscere il contesto della formazione superiore e del suo valore in una società della conoscenza, informarsi sulle diverse proposte formative quali opportunità per la crescita personale e la realizzazione di società sostenibili e inclusive; |
30% |
b) fare esperienza di didattica disciplinare attiva, partecipativa e laboratoriale, orientata dalla metodologia di apprendimento del metodo scientifico; |
30% |
c) autovalutare, verificare e consolidare le proprie conoscenze per ridurre il divario tra quelle possedute e quelle richieste per il percorso di studio di interesse; |
15% |
d) consolidare competenze riflessive e trasversali per la costruzione del progetto di sviluppo formativo e professionale. |
25% |
Totale |
100% |
[1] Esempio: Lezioni tipo, laboratori, testimonianze, studio di casi, gruppi di lavoro
[2] Esempio: presso la scuola, presso Unipg, presso la scuola ad eccezione dei laboratori
[3] Curricolare (orario scolastico) / extra -curricolare (pomeriggio)
[4] Indicare se il corso può essere erogato solo in un determinato periodo (solo aprile /dal 15 al 30 maggio)
[5] Specificare se il corso si rivolge a degli studenti in particolare (esempio solo classi IV e V o solo III)
[6] Specificare nelle note se il modulo si svolgerà a distanza
[7] Gli obiettivi possono essere valorizzati tutti o solo alcuni, la somma dei pesi % attribuiti a ciascun obiettivo deve essere 100%.
- Informazioni Generali:
Dipartimento |
Fisica e Geologia |
Titolo del corso |
Studiare l’infinitamente piccolo per capire l’infinitamente grande |
Referente del corso e contatti |
Dott.essa Valentina Mariani e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. tel 3495178597 |
Breve descrizione del corso |
Il corso vuole essere una breve introduzione alla fisica delle particelle, dalla storia delle scoperte del XX secolo, ai grandi esperimenti contemporanei. Discuteremo quello che conosciamo delle componenti fondamentali della materia e delle loro interazioni, e quello che ancora non riusciamo a spiegare. Mostreremo come la ricerca di base ha un impatto enorme sulla società civile, in innumerevoli ambiti, e concluderemo con un’esperienza diretta di osservazione di particelle elementari. |
Metodo[1] |
Lezioni frontali (i primi 5 moduli con possibilità di erogazione online) e esperienza in laboratorio |
Sede[2] |
Presso la scuola e/o UNIPG (può essere concordato) |
Forma di erogazione[3] |
Curricolare (orario scolastico) / extra -curricolare (pomeriggio) (può essere concordato) |
Periodo[4] |
2024 |
Destinatari[5] |
Classi III, IV e V |
- Programma
moduli |
contenuto |
Docente/i |
Ore |
note[6] |
1 |
Elementare, Watson Ripercorreremo le grandi scoperte del secolo scorso che hanno permesso la costruzione della teoria del Modello Standard. |
Valentina Mariani |
2.5 |
|
2 |
Come osserviamo le particelle? Vedremo i vari processi con cui le particelle elementari interagiscono con la materia e quali sono i rivelatori di particelle più comuni che vengono solitamente utilizzati negli esperimenti. |
Alessandro Rossi |
2.5 |
|
3 |
Il CERN, LHC e i grandi esperimenti In uno dei più grandi centri di ricerca del mondo, il Large Hadron Collider accelera protoni a velocità prossime a quella della luce e li fa collidere in quattro punti, in corrispondenza dei quali quattro esperimenti agiscono come enormi macchine fotografiche. |
Giuseppina Anzivino |
2.5 |
|
4 |
Il bosone di Higgs, cosa altro dobbiamo scoprire? La scoperta del bosone di Higgs ha posto fine ad una ricerca durata più di 50 anni; ripercorreremo insieme i passi che sono stati compiuti prima del grande annuncio del 4 luglio 2012. |
Livio Fanò |
2.5 |
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5 |
Da scienza di base a scienza applicata Mentre si continua a investigare la natura più profonda dei componenti della materia e delle loro interazioni, si sviluppano conoscenze e strumenti che hanno un'enorme ricaduta sulla società civile. Dalle applicazioni tecnologiche a quelle mediche, la ricerca di base produce enormi benefici per l'intera società |
Keida Kanxheri |
2.5 |
|
6 |
Vediamo le particelle Esperienza con camera a nebbia per la rivelazione di particelle, misura del flusso di raggi cosmici. |
Maria Elena Ascioti |
2.5 |
|
Totale ore |
15 |
- Obiettivi del corso in termini di peso %[7]
a) conoscere il contesto della formazione superiore e del suo valore in una società della conoscenza, informarsi sulle diverse proposte formative quali opportunità per la crescita personale e la realizzazione di società sostenibili e inclusive; |
30% |
b) fare esperienza di didattica disciplinare attiva, partecipativa e laboratoriale, orientata dalla metodologia di apprendimento del metodo scientifico; |
20% |
c) autovalutare, verificare e consolidare le proprie conoscenze per ridurre il divario tra quelle possedute e quelle richieste per il percorso di studio di interesse; |
30% |
d) consolidare competenze riflessive e trasversali per la costruzione del progetto di sviluppo formativo e professionale. |
20% |
Totale |
100% |
[1] Esempio: Lezioni tipo, laboratori, testimonianze, studio di casi, gruppi di lavoro
[2] Esempio: presso la scuola, presso Unipg, presso la scuola ad eccezione dei laboratori
[3] Curricolare (orario scolastico) / extra -curricolare (pomeriggio)
[4] Indicare se il corso può essere erogato solo in un determinato periodo (solo aprile /dal 15 al 30 maggio)
[5] Specificare se il corso si rivolge a degli studenti in particolare (esempio solo classi IV e V o solo III)
[6] Specificare nelle note se il modulo si svolgerà a distanza
[7] Gli obiettivi possono essere valorizzati tutti o solo alcuni, la somma dei pesi % attribuiti a ciascun obiettivo deve essere 100%.
Area GEOLOGIA:
Dipartimento |
Fisica e Geologia |
Titolo del corso |
Lo studio dei terremoti: osservazioni dallo spazio, dalla superficie e dal sottosuolo. |
Referente del corso e contatti |
Dott. Alessandro Sabatini (dottorando) e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Dott. Marco Urbani (dottorando) e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Dott. Luca Pasqualone (dottorando) e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Dott.ssa Martina Occhipinti (dottoranda) e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Dott. Fabio Silvani (dottorando) e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Dott. Maurizio Ercoli (RtdB) e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. – ufficio: +39 0755852620 |
Breve descrizione del corso |
La storia culturale, paesaggistica e architettonica della penisola italiana è stata fortemente influenzata dalla sismicità. Nonostante gli sforzi dei ricercatori, la previsione dei terremoti rappresenta ancora un obiettivo lontano. Allo stesso tempo però, la conoscenza dei meccanismi che generano un terremoto, delle aree dove un terremoto può avvenire con maggiore probabilità e dell’energia che può liberare, permettono di prevenire e mitigare la pericolosità del fenomeno. Il corso qui proposto è suddiviso in parti teoriche relative allo studio dei terremoti, delle faglie lungo le quali questi vengono prodotti e delle onde sismiche generate. È prevista un’introduzione ai metodi oggi più utilizzati per lo studio dei fenomeni sismici, che spaziano dall’utilizzo di dati satellitari e da drone, fino al rilevamento di terreno ed alle indagini geofisiche, volte a conoscere gli strati profondi del sottosuolo, ove i terremoti si generano. Sono previste attività laboratoriali di gruppo sul calcolo dell’epicentro e della magnitudo di un evento sismico, la riproduzione di diversi tipi di faglie, la ricerca di informazioni riguardo terremoti storici e recenti, la ricerca e lo studio dei terremoti registrati da una rete sismica a basso costo, che il Dipartimento di Fisica e Geologia sta costruendo in collaborazione con le scuole secondarie di secondo grado. Infine, verranno illustrati i casi delle recenti sequenze sismiche che hanno colpito |
l’Appennino centrale, al fine di comprendere le cause scatenanti e gli effetti di tali eventi sul nostro territorio. |
|
Metodo1 |
Lezioni teoriche, lezioni pratiche, lavoro di gruppo e casi studio |
Sede2 |
Dipartimento di Fisica e Geologia, Università di Perugia Incontri presso la scuola partecipante, ad eccezione dei laboratori |
Forma di erogazione3 |
Curricolare (orario scolastico) ed extra curricolare (orario pomeridiano) |
Periodo4 |
1/09/2023 – 31/08/2024 |
Destinatari5 |
Classi III, IV e V |
1. Programma
moduli |
contenuto |
Docente/i |
Ore |
note 6 |
1 |
Che cos’è un terremoto? Teoria sul fenomeno sismico: definizione di evento sismico; caratteristiche e registrazione delle onde sismiche; introduzione alla figura del sismologo; l’importanza della conoscenza dei terremoti storici per prefigurare gli eventi futuri; rischio sismico e pericolosità sismica; prevenzione e previsione di un terremoto. |
Alessandro Sabatini Marco Urbani |
3 |
|
2 |
Come misurare un terremoto? Attività pratiche sulla determinazione dell’epicentro e della magnitudo di un terremoto, attraverso tecniche passate ed attuali; ricerca di terremoti storici e recenti dal sito INGV; accenni allo studio del sottosuolo per individuare le faglie responsabili (“sismogeniche”) e il comportamento sismico dei terreni. |
Alessandro Sabatini Marco Urbani Luca Pasqualone |
4 |
|
3 |
Come si genera un terremoto? Definizione di faglia e delle diverse tipologie esistenti; riconoscere una faglia sul terreno, tramite l’analisi delle evidenze geomorfologiche e strutturali a diverse scale temporali (deformazioni sismiche). |
Fabio Silvani Luca Pasqualone |
3 |
|
4 |
L’Appennino Umbro-Marchigiano: laboratorio naturale per lo studio dei terremoti |
Alessandro Sabatini |
2 |
1 Esempio: Lezioni tipo, laboratori, testimonianze, studio di casi, gruppi di lavoro
2 Esempio: presso la scuola, presso Unipg, presso la scuola ad eccezione dei laboratori
3 Curricolare (orario scolastico) / extra -curricolare (pomeriggio)
4 Indicare se il corso può essere erogato solo in un determinato periodo (solo aprile /dal 15 al 30 maggio)
5 Specificare se il corso si rivolge a degli studenti in particolare (esempio solo classi IV e V o solo III)
6 Specificare nelle note se il modulo si svolgerà a distanza
Come si è formato l’Appennino, con particolare attenzione sul settore Umbro- Marchigiano. Quali sono le rocce che costituiscono le nostre aree (successione Umbro-Marchigiana). Le principali conche appenniniche intermontane ed il ruolo di faglie e sismicità nella loro genesi. Casi di studio sugli eventi sismici principali degli ultimi anni: sequenze sismiche del centro Italia (2016-2017) e dell’Alta Valle del Tevere (2023). |
Marco Urbani |
|||
5 |
I terremoti visti dall’alto Indagini innovative per lo studio dei terremoti: come riconoscere una faglia tramite drone e immagini satellitari; uso dei dati satellitari per la quantificazione dei movimenti co- e post- sismici (durante e dopo l’evento principale). |
Martina Occhipinti |
3 |
|
Totale ore |
15 |
1. Informazioni Generali:
Dipartimento |
Fisica e Geologia |
Titolo del corso |
Eventi climatici estremi, monitoraggio e gestione del territorio |
Referente del corso e contatti |
Prof. Corrado Cencetti e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. tel. 3665223966 |
Breve descrizione del corso |
Il corso tratterà gli eventi climatici estremi e i loro effetti sul territorio, illustrando le tecniche e gli strumenti utili per la prevenzione, mitigazione e monitoraggio. |
Metodo1 |
Lezioni frontali e prove pratiche con strumentazioni dedicate. |
Sede2 |
Dipartimento di Fisica e Geologia, Università di Perugia Incontri presso la scuola partecipante, ad eccezione dei laboratori |
Forma di erogazione3 |
Curricolare (orario scolastico) / extra -curricolare (orario pomeridiano) in funzione delle esigenze degli istituti scolastici. |
Periodo4 |
Da febbraio ad aprile. |
Destinatari5 |
Classi IV e V |
- Programma
moduli |
contenuto |
Docente/i |
Ore |
note6 |
1 |
“Rischio da dinamica d’alveo”. Introduzione al concetto di rischio idrogeologico. Focus sul rischio da dinamica degli alvei fluviali. |
Corrado Cencetti |
3 |
|
2 |
“Rischio da frana e tecniche di monitoraggio”. Il modulo illustra le diverse tipologie di frane, l’impatto sul costruito e il rischio collegato. Inoltre, descrive le tecniche di monitoraggio dirette o da remoto dei dissesti gravitativi. |
Lucio Di Matteo |
3 |
|
3 |
“Acqua e dissesti: che legame c’è?”. Il percorso è finalizzato a spiegare il legame tra la presenza dell’acqua nel terreno e i fenomeni di dissesto. Verranno illustrate, tramite lezioni teoriche ed esperimenti pratici, le cause meccaniche che determinano l’aumento di questi fenomeni quando nei terreni è presente acqua. |
Costanza Cambi |
3 |
1 Esempio: Lezioni tipo, laboratori, testimonianze, studio di casi, gruppi di lavoro
2 Esempio: presso la scuola, presso Unipg, presso la scuola ad eccezione dei laboratori
3 Curricolare (orario scolastico) / extra -curricolare (pomeriggio)
4 Indicare se il corso può essere erogato solo in un determinato periodo (solo aprile /dal 15 al 30 maggio)
5 Specificare se il corso si rivolge a degli studenti in particolare (esempio solo classi IV e V o solo III)
6 Specificare nelle note se il modulo si svolgerà a distanza
4 |
“Cambiamento climatico e risorse idriche”. Analisi dei dati meteo-climatici storici. Effetti del cambiamento climatico sulle risorse idriche con illustrazione di casi di studio. |
Daniela Valigi |
3 |
|
5 |
“Rischi e risorse in città”. L’ambiente urbano come scrigno di risorse e sede di rischi naturali e antropici, in particolare in relazione alle attuali tendenze climatiche. Il modulo si avvale anche dell’uso di strumenti informatici con dati da remoto. |
Laura Melelli |
3 |
|
Totale ore |
15 |
3. Obiettivi del corso in termini di peso %7
a) conoscere il contesto della formazione superiore e del suo valore in una società della conoscenza, informarsi sulle diverse proposte formative quali opportunità per la crescita personale e la realizzazione di società sostenibili e inclusive; |
10 % |
b) fare esperienza di didattica disciplinare attiva, partecipativa e laboratoriale, orientata dalla metodologia di apprendimento del metodo scientifico; |
30 % |
c) autovalutare, verificare e consolidare le proprie conoscenze per ridurre il divario tra quelle possedute e quelle richieste per il percorso di studio di interesse; |
30 % |
d) consolidare competenze riflessive e trasversali per la costruzione del progetto di sviluppo formativo e professionale. |
30 % |
Totale |
100% |
7 Gli obiettivi possono essere valorizzati tutti o solo alcuni, la somma dei pesi % attribuiti a ciascun obiettivo deve essere 100%.
- Informazioni Generali:
Dipartimento |
Fisica e Geologia |
Titolo del corso |
Rocce Sedimentarie e Fossili: capire il passato del nostro pianeta per prevedere il futuro con uno sviluppo sostenibile |
Referente del corso e contatti |
Dott. Andrea Sorci (assegnista) e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. tel 339 4968859 Dott. Nicola Mitillo (dottorando) email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. tel 392 9299097 Prof. Marco Cherin (Professore Associato) email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. tel 075 5852626 |
Breve descrizione del corso |
Le rocce sedimentarie e i fossili che contengono sono archivi preziosi che documentano la storia geologica, biologica e climatica del nostro pianeta. In questo corso, esploreremo la formazione, la classificazione e l'importanza economica delle rocce sedimentarie e l'essenziale ruolo dei fossili come indicatori paleoclimatici. Immergendoci nel loro significato per la ricostruzione delle condizioni climatiche e biologiche passate, discuteremo anche delle innovative tecniche di stoccaggio dei gas serra nel sottosuolo come risposta ai problemi del cambiamento climatico. Gli studenti acquisiranno competenze su come questi archivi naturali e moderne tecnologie possano aiutarci a comprendere i cambiamenti climatici e biologici storici e a proiettarci verso le sfide future. Una panoramica completa che unisce geologia sedimentaria, paleontologia e soluzioni sostenibili per il nostro clima. |
Metodo[1] |
Lezioni teoriche, Laboratorio di Microscopia, Lavoro di gruppo e casi studio |
Sede[2] |
Presso Unipg e/o presso la scuola ad eccezione dei laboratori |
Forma di erogazione[3] |
Curricolare (orario scolastico) / extra -curricolare (pomeriggio) |
Periodo[4] |
|
Destinatari[5] |
Studenti triennio |
- Programma
moduli |
contenuto |
Docente/i |
Ore |
note[6] |
1 |
Introduzione alle rocce sedimentarie e agli ambienti deposizionali Che cosa sono e differenze con rocce ignee e metamorfiche. Processi sedimentari: dal weathering alla diagenesi. Panoramica sui principali ambienti deposizionali. Accenno di Strumenti e tecniche per la ricostruzione dei paleoambienti e del paleoclima. |
Andrea Sorci |
3 |
|
2 |
Rocce sedimentarie: dalla storia climatica al loro utilizzo nella transizione energetica Panoramica sull’importanza economica e sociale delle rocce sedimentarie (dallo sfruttamento delle fonti fossili allo stoccaggio dei gas serra nelle formazioni geologiche). La storia del clima terrestre attraverso le rocce. |
Nicola Mitillo |
3 |
|
3 |
Laboratorio di rocce sedimentarie silicoclastiche Osservazione di campioni a mano e al microscopio di vari tipi di rocce sedimentarie silicoclastiche (conglomerati, arenarie, peliti, etc.) e identificazione delle loro caratteristiche principali. Discussione sull'origine, la formazione di ciascun campione e le implicazioni dal punto di vista paleoambientale/paleoclimatico ed economico/energetico. |
Andrea Sorci |
2,5 |
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4 |
Laboratorio di rocce sedimentarie carbonatiche ed evaporitiche Osservazione di campioni a mano e al microscopio di vari tipi di rocce sedimentarie carbonatiche ed evaporitiche e identificazione delle loro caratteristiche principali. Discussione sull'origine, la formazione di ciascun campione e le implicazioni dal punto di vista paleoambientale/paleoclimatico ed economico/energetico. |
Nicola Mitillo |
2,5 |
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5 |
Introduzione alla paleontologia e ai fossili come indicatori paleoclimatici Cos’è la paleontologia. Come si formano i fossili e la loro importanza come registri del passato ambientale e climatico. Esempi di fossili chiave che aiutano a determinare le condizioni climatiche passate. |
Marco Cherin |
2 |
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6 |
Laboratorio di paleontologia Identificazione delle principali tipologie di fossili e discussione sul loro ambiente deposizionale e implicazioni climatiche. Discussione finale e confronto con i dati attuali sul cambiamento climatico. |
Marco Cherin |
2 |
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6 |
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Totale ore |
15 |
- Obiettivi del corso in termini di peso %[7]
a) conoscere il contesto della formazione superiore e del suo valore in una società della conoscenza, informarsi sulle diverse proposte formative quali opportunità per la crescita personale e la realizzazione di società sostenibili e inclusive; |
15% |
b) fare esperienza di didattica disciplinare attiva, partecipativa e laboratoriale, orientata dalla metodologia di apprendimento del metodo scientifico; |
35% |
c) autovalutare, verificare e consolidare le proprie conoscenze per ridurre il divario tra quelle possedute e quelle richieste per il percorso di studio di interesse; |
25% |
d) consolidare competenze riflessive e trasversali per la costruzione del progetto di sviluppo formativo e professionale. |
25% |
Totale |
100% |
[1] Esempio: Lezioni tipo, laboratori, testimonianze, studio di casi, gruppi di lavoro
[2] Esempio: presso la scuola, presso Unipg, presso la scuola ad eccezione dei laboratori
[3] Curricolare (orario scolastico) / extra -curricolare (pomeriggio)
[4] Indicare se il corso può essere erogato solo in un determinato periodo (solo aprile /dal 15 al 30 maggio)
[5] Specificare se il corso si rivolge a degli studenti in particolare (esempio solo classi IV e V o solo III)
[6] Specificare nelle note se il modulo si svolgerà a distanza
[7] Gli obiettivi possono essere valorizzati tutti o solo alcuni, la somma dei pesi % attribuiti a ciascun obiettivo deve essere 100%.
- Informazioni Generali:
Dipartimento |
Fisica e Geologia |
Titolo del corso |
I minerali nella nostra vita e….nella transizione ecologica ed energetica |
Referente del corso e contatti |
Prof.ssa Paola Comodi e-mail : Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. tel: 075 5852656 |
Breve descrizione del corso |
I minerali trovano inconsapevolmente impiego in gran parte delle attività dell’uomo. Infatti, gli elementi chimici di cui abbiamo bisogno in genere si aggregano spontaneamente in modo ordinato formando cristalli/minerali, da cui poi dobbiamo riestrarli. Però la disponibilità di tale materie prime, per varie ragioni (geologiche e/o geopolitiche) non è infinita e allora cosa succederebbe se improvvisamente sparisse il ferro? Non ci sarebbero più le automobili, gli autobus, i treni, i binari ferroviari, le pentole in acciaio, le posate. Oppure le argille? Niente più mattoni, tegole, piatti, condutture, piastrelle… Non a caso la storia dell’uomo è stata suddivisa in base all’utilizzo dei minerali; età della pietra, età del bronzo (miscuglio di rame e stagno), età del ferro. I minerali si estraggono solo in certe località della Terra. Più è difficile trovarli, più sono preziosi. Più sono adoperati, più sono necessari, e maggiore è la loro richiesta, tanto che ora si parla di minerali critici è cioè minerali la cui riserva nel nostro Pianeta si sta per esaurire. Molti di questi minerali sono essenziali per creare fonti di energia pulita. Dobbiamo avere la consapevolezza che, ad esempio, un’auto elettrica richiede un apporto di minerali 6 volte superiore a quello di un’auto convenzionale, come anche un impianto eolico, rispetto ad una centrale elettrica a gas. Il corso, dopo aver mostrato alcuni concetti fondamentali sul funzionamento del mondo dei minerali, mostrerà alcune tecniche di riconoscimento macro e microscopiche (osservazione di campioni a mano e con microscopi ottici ed elettronici) di minerali comuni, rari e/o preziosi. Verranno mostrati esempi di impiego dei minerali in materiali industriali: da materiali cementizi a materiali elettronici high tech, in cui si evidenzieranno i metalli rari, preziosi e critici di cui sono composti. Verrà quindi affrontato il tema della reperibilità dei minerali stessi, in termici di costi umani, economici, ambientali per cercare di creare una coscienza e consapevolezza di come uso, consumo, ma soprattutto riciclo, sono azioni utili e necessarie. Il messaggio che si vorrebbe lasciare è che l’uso responsabile dei minerali ci permette di salvaguardare il territorio e l’ambiente in cui viviamo. Se i minerali vengono utilizzati e dispersi nell’ambiente in modo incontrollato, possono essere fonte di inquinamento del nostro territorio, ma se utilizzati nel modo corretto possono dare un valore aggiunto alla qualità della tua vita. |
Metodo[1] |
Lezioni, laboratori, casi studio e gruppi di lavoro |
Sede[2] |
Presso la scuola ad eccezione die laboratori |
Forma di erogazione[3] |
Curriculare/extracurriculare |
Periodo[4] |
|
Destinatari[5] |
Studenti del IV e V |
- Programma
moduli |
contenuto |
Docente/i |
Ore |
note[6] |
1 |
Teoria |
Comodi Paola |
5 |
|
2 |
Laboratori |
Comodi Paola |
5 |
|
3 |
Casi studio/gruppi di lavoro |
Zucchini Azzurra |
5 |
|
Totale ore |
15 |
- Obiettivi del corso in termini di peso %[7]
a) conoscere il contesto della formazione superiore e del suo valore in una società della conoscenza, informarsi sulle diverse proposte formative quali opportunità per la crescita personale e la realizzazione di società sostenibili e inclusive; |
35% |
b) fare esperienza di didattica disciplinare attiva, partecipativa e laboratoriale, orientata dalla metodologia di apprendimento del metodo scientifico; |
30% |
c) autovalutare, verificare e consolidare le proprie conoscenze per ridurre il divario tra quelle possedute e quelle richieste per il percorso di studio di interesse; |
15.% |
d) consolidare competenze riflessive e trasversali per la costruzione del progetto di sviluppo formativo e professionale. |
20.% |
Totale |
100% |
[1] Esempio: Lezioni tipo, laboratori, testimonianze, studio di casi, gruppi di lavoro
[2] Esempio: presso la scuola, presso Unipg, presso la scuola ad eccezione dei laboratori
[3] Curricolare (orario scolastico) / extra -curricolare (pomeriggio)
[4] Indicare se il corso può essere erogato solo in un determinato periodo (solo aprile /dal 15 al 30 maggio)
[5] Specificare se il corso si rivolge a degli studenti in particolare (esempio solo classi IV e V o solo III)
[6] Specificare nelle note se il modulo si svolgerà a distanza
[7] Gli obiettivi possono essere valorizzati tutti o solo alcuni, la somma dei pesi % attribuiti a ciascun obiettivo deve essere 100%.